Francesco Frapolli (1771-ante 1819)
Sovente ritenuto dalla letteratura ucraina e russa originario di Napoli (non diversamente dal fratello minore Giovanni Battista), Francesco Frapolli discende da una famiglia originaria di Scareglia, nella Val Colla, Cantone Ticino. Le indagini archivistiche compiute nel 2025 da Iryna Balmeli hanno potuto accertare che questo ramo della famiglia Frapolli era insediato almeno dal 1738 a Massagno, sulla collina a ponente di Lugano, dove nel 1827 risultava ancora risiedere la sorella Maria (BSSI 1949, p. 49). Ed è per l’appunto a Massagno che nacque, il 22 luglio 1771, Francesco Frapolli, figlio di Giuseppe Antonio Frapolli (1745-1797) e Maria Margherita Luchini di Gentilino (Lugano, Archivio Diocesano, Registri parrocchiali).
L’inizio della sua attività a Odessa risale agli ultimi anni del XVIII secolo. Secondo alcune fonti, Francesco Frapolli venne assunto nel 1795 con un contratto triennale come architetto dell’Ufficio per la costruzione delle fortezze meridionali e del porto di Odessa (Michajlova 2008, p. 208), mentre per altri Frapolli lavorò dal 1798 in seno al Comitato per la costruzione del porto e della città, progettando e realizzando, sotto la direzione dell’ingegnere François Sainte de Wollant (1752-1818), le infrastrutture portuali, fra le quali i magazzini del sale e dell’ammiragliato, la dogana e l’arsenale, oggi andati perduti (Piljavskij 2010b, p. 15).
Il nucleo principale della sua attività coincise tuttavia con le iniziative edili promosse da Armand-Emmanuel du Plessis, duca di Richelieu (1766-1822), governatore di Odessa dal 1803 al 1814. Tra il 1804 e il 1809 Francesco Frapolli diresse la costruzione del Teatro e dell’Ospedale municipali, disegnati da Jean-François Thomas de Thomon, allora tra i principali architetti attivi a San Pietroburgo, ai quali apportò diverse modifiche per adeguarli al contesto e alle richieste della committenza locale. In quel medesimo giro di anni prese parte alla costruzione della Cattedrale della Trasfigurazione, originariamente intitolata a San Nicola, protettore della città, e progettò e realizzò per la comunità greca la chiesa della Trinità (1804-1808), oggi al numero 55 di via Ekaterininska, modificata nel 1841 secondo i disegni di Giorgio Torricelli e, in seguito, da ulteriori rimaneggiamenti. Risalgono invece agli anni Dieci del XIX secolo gli interventi compiuti, secondo i suoi disegni, nel Bazar Greco e nel Nuovo Bazar.
Francesco Frapolli fu anche autore di numerose dimore private, nelle quali rielaborò i progetti-modello inviati da San Pietroburgo introducendovi “generosi porticati e ampie gallerie, che ben si adattavano alle caratteristiche climatiche della regione” (Michajlova 2008, p. 209).
A Odessa Frapolli risiedeva con la moglie Maria Adelaide, dalla quale ebbe una figlia, Vittoria, andata in sposa a Paolo (Pavel) Marini (1798-1849), figlio illegittimo del conte Viktor P. Kočubej, consigliere di Stato e membro del consiglio dell'Istituto delle Fanciulle Nobili (Lugano, Archivio storico, Cotti 9b/78, 79; Batsak 2004, pp. 154, 246). Riguardo alla sua data di morte, le fonti a stampa oscillano tra il 1817 (ad esempio Piljavskij 2010, p. 244) e il 1819 (Kilesso 2021).
L’attività compiuta a Odessa dai fratelli Frapolli attende di essere chiarita da nuove indagini che consentano di stabilire il catalogo delle loro opere e mettano in luce la loro formazione e le esperienze acquisite prima del loro arrivo sulle rive del Mar Nero.
Fonti bibliografiche
_ “Bollettino Storico della Svizzera italiana”, serie IV, a. XXIV, 1949, n. 1, p. 49.
_ A. Crivelli, Artisti ticinesi in Russia. Catalogo critico, Locarno 1966, p. 59.
_ V.I. Tymofijenko, Zodči Ukraïny kincja XVIII-počatku XX stolit’, Kyïv 1999.
_ K. Batsak, Italiiska emihratsiia v Ukraini naprykintsi XVIII - u pershii tretyni XIX stolittia, Znannia Ukrainy, Kyiv 2004.
_ M.B. Michajlova, Architetti italiani e ticinesi a Odessa nella prima metà dell’Ottocento, in P. Angelini, N. Navone, L. Tedeschi (a cura di), La cultura architettonica italiana in Russia da Caterina II a Alessandro I, Mendrisio 2008, pp. 207-218.
_ V. Pilavski [sic], Architecture d’Odessa 1794-1924, in M.P. Vial (a cura di), La Mémoire d’Odessa, catalogo dell’esposizione (Marseille, La Vieille Charité, giugno-settembre 1989), Paris 1989, pp. 41-79.
_ V.A. Piljavskij, Zdanija, sooruženija, pamjatniki Odessy i ich zodčie, Odessa 2010, passim e pp. 244-245.
_ V.A. Piljavskij, Zodčie Odessy. Istoriko-architekturnoe očerki, Odessa 2010, pp. 17-19.
_ S.K. Kilesso, Frapolli, Francesco, in Allgemeines Künstlerlexikon Online, Berlin 2021 (p. consultata il 5.5.2022).
Autore: Nicola Navone con la collaborazione di Iryna Balmeli
Versione del: 01.07.2022, aggiornata il 18.02.2025